Pubblicato un nuovo studio sulle dirette conseguenze della temporanea sospensione degli screening oncologici sul carcinoma della mammella e del colon-retto a causa della pandemia di SARS-Cov-2

Tipologia news: 
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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
18/01/2022

È stato pubblicato su Updates in Surgery ed è presente su PubMed un lavoro sviluppato dal gruppo del Prof. Nicolò de Manzini e della Prof.ssa Marina Bortulche vede come primi autori il Dott. Pasquale Losurdo e la Dott.ssa Natasa Samardzic. 

L'obbiettivo è stato quello di valutare le dirette conseguenze della temporanea sospensione degli screening oncologici sul carcinoma della mammella e del colon-retto, per via della pandemia da Covid-19, in un centro ad alta intensità di cure come la Clinica Chirurgica di Trieste.

 

Lo studio, condotto da Marzo 2019 ad Aprile 2021 ha visto coinvolti circa 800 pazienti che sono stati operati in seguito a diagnosi di carcinoma mammario o di carcinoma colorettale.

In FVG, nel 2020, si è assistito ad una diminuzione dello screening mammografico del 17,1% rispetto al 2019; questa riduzione è stata maggiore per lo screening del tumore del colon stimato intorno al 24,5%. 

Dalla analisi emerge però che le nuove diagnosi di carcinoma mammario, rivelate dallo screening, sono aumentate durante la pandemia dal 18 al 28% con chiari riscontri operativi. Infatti, gli interventi demolitivi, come le mastectomie, sono diminuite dal 40% al 31% e i tumori avanzati trattati chirurgicamente sono passati dal 12 al 6%. 

Per quanto riguarda il carcinoma colorettale, si è assistito ad un aumento significativo delle nuove diagnosi in regime di urgenza per accessi attraverso il Pronto Soccorso; tuttavia, il numero di interventi chirurgici eseguiti in regime di urgenza è rimasto stabile rispetto all’era pre-pandemica, dimostrando che i pazienti gravemente sintomatici sono stati trattati adeguatamente.

La chirurgia open è notevolmente diminuita, mentre lo stadio tumorale e le complicanze sono rimaste costanti nei due periodi. 

Questo studio ha dimostrato come, durante l’emergenza Covid-19, il mantenimento di standard di cure elevate e il mantenimento di protocolli validati siano la strategia più adeguata e vincente, con un conseguente impatto clinico e chirurgico meno drammatico del previsto.

Questi risultati supportano le raccomandazioni per uno screening immediato ed una rapida ripresa del programma di screening associato ad una ottimizzazione dei tempi di attesa per intervento chirurgico, utilizzando strategie di prioritizzazione per compensare i ritardi diagnostici dettati dalla pandemia.

Ultimo aggiornamento: 18-01-2022 - 14:58
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