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Pubblicato sulla rivista ESC Heart Failure studio multidisciplinare sull’Amiloidosi TTR
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Pubblicato sulla rivista ESC Heart Failure studio multidisciplinare sull’Amiloidosi TTR condotto da Cardiologia, Ortopedia, Chirurgia Plastica e Biostatistica DSM- UniTS ed ASUGI.
L’amiloidosi cardiaca è una patologia caratterizzata dall’accumulo di alcune proteine nel muscolo cardiaco, prevalentemente catene leggere libere circolanti (Amiloidosi AL) in presenza di neoplasie ematologiche, transtiretina wild type (Amiloidosi wtATTR) per invecchiamento dei sistemi biologici nell’eta’ adulta-avanzata oppure transtiretina ereditaria (Amiloidosi vATTR) nel contesto di mutazioni genetiche che destabilizzano la normale struttura e funzione proteica. La caratteristica principale della malattia è l’incremento degli spessori cardiaci, definito “ipertrofia cardiaca”.
Negli ultimi anni è emersa una relazione tra la sindrome del tunnel carpale e la presenza concomitante oppure lo sviluppo negli anni di amiloidosi cardiaca. L’entità di questa relazione, osservabile di frequente tra i soggetti con amiloidosi cardiaca, sembra particolarmente rilevante quando la sindrome del tunnel carpale è bilaterale, in soggetti di sesso maschile ed insorge in assenza di fattori occupazionali favorenti. Questo affascinante fenomeno, ancora oggetto di studio, sembrerebbe essere causato dall’infiltrazione di amiloide nel nervo periferico e potrebbe spiegare la necessità di ripetuti interventi chirurgici per ottenere un miglioramento significativo della sintomatologia.
Nel recente numero del giornale “European Society of Cardiology – Heart Failure” (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ehf2.13606) e’ stato pubblicato uno studio condotto presso l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano-Isontina (ASUGI) e l’Università’ degli Studi di Trieste sulla caratterizzazione del profilo cardiologico dei pazienti sottoposti ad intervento di decompressione del tunnel carpale. Il progetto e’ nato dalla forte curiosità’ scientifica di un team multidisciplinare innovativo totalmente triestino costituito da Cardiologi (Sinagra, Merlo, Porcari, Pagura), Ortopedici (Murena, Longo), Chirurghi Plastici (Arnez, Ramella) e Biostatistici (Barbati).
Tutti i pazienti sottoposti ad intervento per sindrome del tunnel carpale presso l’Ospedale di Cattinara-TS tra il 2007 ed il 2019 sono stati inclusi nell’analisi. Sono stati identificati 130 pazienti che hanno eseguito entro 3 mesi dall’intervento chirurgico indagini cardiologiche comprensive di visita clinica, tracciato elettrocardiografico ed ecocardiogramma. La revisione combinata delle informazioni cliniche e delle immagini ecocardiografiche ha permesso di identificare 3 gruppi di pazienti. Al momento dell’intervento chirurgico, il 16% dei pazienti aveva un’ipertrofia cardiaca non spiegata da fattori concomitanti (es. ipertensione o valvulopatie).
In particolare, l’ipertrofia cardiaca non spiegata e’ emersa come nuovo fattore di rischio cardiovascolare per il verificarsi di eventi maggiori quali decesso o sviluppo di scompenso cardiaco nel futuro di questi pazienti. I risultati di questo studio dimostrano come la valutazione cardiologica con ecocardiogramma peri-intervento in pazienti selezionati potrebbe identificare pazienti a rischio di sviluppare amiloidosi cardiaca oppure con amiloidosi cardiaca già’ strutturata.
La collaborazione tra professionisti di aree mediche diverse ed apparentemente lontane ha portato a risultati innovativi e d’impatto clinico. Questa esperienza di ricerca testimonia come la collaborazione multidisciplinare sia una risorsa preziosa per la progressione delle conoscenze e miglioramento dell’assistenza ai malati.
Ultimo aggiornamento: 17-11-2021 - 14:12