La Dott.ssa Sara Marcori

Nel prossimo numero del Giornale Italiano di Cardiologia, Pensiero Scientifico Editore, verrà pubblicato l'articolo dal titolo "Arresto cardiaco extraospedaliero: le competenze degli studenti dell’Università degli Studi di Trieste sulle manovre rianimatorie e l’utilizzo del defibrillatore automatico esterno", realizzato grazie al lavoro combinato dei ricercatori della Cardiologia e del Corso di Laurea in Infermieristica. 

Lo studio ha coinvolto 1686 studenti di tutte le Facoltà dell’Università di Trieste, a cui è stato somministrato un questionario di 25 domande a scelta multipla per indagare le conoscenze del trattamento di base dell’arresto cardiaco (BLSD). Dalle analisi emerge come l’introduzione dei corsi BLSD al quarto anno e il retraining al sesto anno del Corso di Laurea in medicina e chirurgia, determini un significativo miglioramento in termini di conoscenze teoriche del BLSD, passando dal 7% della popolazione universitaria totale (tutte le facoltà) al 38% degli studenti del 6° anno di medicina. La miglior performance degli studenti dell’Ateneo Triestini del 6° anno di medicina si conferma anche nel confronto con i dati disponibili per i  colleghi europei: conoscenza della giusta frequenza delle compressioni toraciche (90.5% vs 53%), corretta profondità delle compressioni (83.3% vs 68%) e corretto rapporto ventilazioni-compressioni (97.6% vs 89%).

L’articolo, nel sottolineare l’importante impegno compiuto da UniTS nel diffondere i corsi BLSD all’interno dell’ambiente universitario, dimostra come questa strategia determini un miglioramento delle conoscenze in tema di arresto cardiaco extra-ospedaliero. In questo contesto appare fondamentale l’educazione quanto più estesa delle comunità. Il lavoro è frutto della tesi di laurea della studentessa di Infermieristica Dott.ssa Sara Marcori, che ha avuto come Relatore il Prof Marco Merlo (PA Med11) ed è stato presentato alla Conferenza Internazionale ProCare "Hospitals And Faculties Together for Prosperous and Scientific Based Healthcare" e al 83° Congresso della Società Italiana di Cardiologia, nel quale è stato premiato in qualità di "best abstract". La strada su questo importante tema è lunga ma la via è quella della conoscenza, della solidarietà e dell’educazione di comunità più estesa possibile.